Immagine tratta da AA.VV. Oristano la storia e le immagini. Editrice S'Alvure - Oristano 2004

La Storia di Oristano - parte 3

Dell’opera militare, che fortificava quest’antica capitale degli arboresi, non restano adesso che poche parti, pochi tratti delle muraglie di Mariano, e poche torri...

 

Dell’opera militare, che fortificava quest’antica capitale degli arboresi, non restano adesso che poche parti, pochi tratti delle muraglie di Mariano, e poche torri; la Torre di Portamari presso il castello, che forse facea corpo col palazzo; la torre di Portapontis, per cui si esce a traversare il Tirso sopra un ponte antico, e presso questa torricella di specola che si costrusse sotto il governo spagnuolo.

Nell’antico castello ora sono le carceri, e in questa parte dell’antico palagio dei giudici d’Arborea si è stabilita la caserma per i pochi soldati che vi restano in guarnigione nell’inverno e la primavera, giacchè nell’estate vanno a miglior clima.

Il sunnominato sardo corografo (N.d.R. Leggi G.F. Fara) notava nella sua descrizione cinque piccoli sobborghi, che diceansi di S. Lazzaro, di Nono, della Maddalena, di Ponticello e di Vasai.

In questi rioni sono alcune piazze, quella di S. Sebastiano, nella quale esce da Porta grande, poi quella di Cea Cuccu, terza quella di S. Efisio, quarta la piazza dei balli, ultima la piazzetta di Porta Mari.

La prima sarà tra poco formata regolarmente con loggiati in alcuni lati, nella quale sarà poi stabilito il mercato per la vendita del pane, delle carni, dei pesci, delle frutte ed erbe ortensi.

Costruzione Il solito materiale delle fabbriche sono i laterizi cotti e crudi. Nella parte, che dicon  Portu (cioè dentro le mura) i muri principali sono in mattoni, o in muratura ordinaria, i divisori più spesso in laterizi crudi (làderi)[…] Quando si fabbricò la chiesa del Carmelo si scoprì un filone di mercurio, e si soppresse per timore che non si vietasse di fabbricarvi sopra il convento. Non è molto che essendovi nello stesso sito fatto uno scavo si ritrovò di nuovo in direzione a nord-est e di nuovo si coprì. Quando se ne vorrà trar profitto?

Popolazione Secondo il prospetto di popolazione presentato dall’avv. Agostino Toxiri, reggente l’ufficio del censorato diocesano, alla giunta provinciale di statistica, nella tornata del 16 febbrajo 1845, la popolazione d’Oristano componevasi d’anime 6041 distribuita in famiglie 1365 e in case 1339.

[..] del totale de’maschi, 1932 non avean contratto matrimonio, 1134 erano ammogliati, 82 erano vedovi.

Del totale delle femmine, 1321 non eran maritate, 1144 erano mogli, 228 erano vedove.

Daremo quindi le altre distinzioni che vogliono essere conosciute: Nel clero secolare individui 68, nel regolare 171, e monache 25; negli impieghi civili, ufficiali 40; nel foro avvocati 8; procuratori 11; notai 28; negli uffici sanitari, medici 3; chirurghi 1, flebotomi 6, levatrici 4; nell’istruzione pubblica, maestri 12, studenti 221, alunni del seminario 27; nella milizia uomini in servigio 26, in riposo 8; nel commercio negozianti 6, mercanti 35, rigattieri e pizzicagnoli 40; nell’agricoltura 1000; nella pastorizia 50; nella pesca 25; né mestieri 500…?

I miserabili che devono mendicare si possono computare tra uomini e donne a circa 50.

Nelle prigioni sono ditenuti circa un centinajo. Quando si ricercò su questo articolo vi si trovarono uomini 98 e femmine 3, tra i quali erano oristanesi 1, della provincia 100.

Degli studenti sopranotati 93 sono della città, 128 della provincia.

E’ cosa rara che gli uomini di questa città si lascino vincere da maligni istinti e scapestrino.

Le carceri d’Oristano sono malsane per l’umidità, l’oscurità e la mefite. Gli innocenti, che talvolta vi entrano, patiscono però una pena, di cui non han merito, e hanno guasta la sanità con detrimento delle loro famiglie. Quando il numero dei detenuti sorpassa il centinajo, allora vi devon restare con maggior incomodità, e dirò quasi stivati.

 

Forza pubblica Consiste questa in quel piccol distaccamento del corpo franco. E in una stazione di cavalleggeri, comandata da un capitano o da un tenente.

La caserma, che fabbricossi sopra una parte dell’area dell’antico palazzo de’Giudici verso il 1809 con le contribuzioni di tutti i villaggi dè tre campidani, sarebbe capace d’un presidio più numeroso.

Carattere L’Oristanese è uomo di mediocre statura, ma ben disegnato, vivace, vigoroso, e quindi duro e forte nelle più moleste e lunghe fatiche e sotto l’inclemenza delle stagioni. Le forme e forze atletiche non sono rare. Animosi nei pericoli sono attissimi alla milizia e si mostrano non degeneri di quei prodi che sotto Mariano e Leonora osavano affrontare e vincevano gli aragonesi, che erano guerrieri di rara virtù.

Nelle donne è notevole la taglia gentile, e la beltà delle forme, ma più nel popolo che nelle famiglie principali.

Considerati questi cittadini nel rispetto morale si riconoscono informati da ottimi sentimenti, sinceramente religiosi, temperanti, laboriosi, pacifici, socievoli. Le vendette sono rarissime, rari i furti e poco rilevanti.[…] dopo il lavoro e nei giorni festivi si fanno molte riunioni nelle case e nella campagna, per ricrearsi; e bisogna a queste aggiungere quelle che si fanno nelle taverne, o, dirò come essi nei magazzini, dove si ragiona seriamente…