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25 giugno 2012
Venerdì 29 giugno alle ore 18.00 la Cooperativa La Memoria Storica e Arkadia Editore hanno presentato il libro di Roberto Porrà "Il culto della Madonna di Bonaria di Cagliari. Note storiche sull'origine sarda del toponimo argentino Buenos Aires".
Sono intervenuti con l'autore:
Stefano Pira, Università di Cagliari
Raimondo Zucca, Università di Sassari
Carlo Figari, giornalista
Il libro, con prefazione di Luciano Gallinari e introduzione di Carlo Figari, rappresenta uno studio esaustivo sui rapporti storici che hanno legato nel passato Cagliari e Buenos Aires in Argentina. Grazie alle rigorose ricerche d’archivio, facendo ricorso ad una poderosa bibliografia, Porrà fa luce su un avvenimento di grande importanza dal punto di vista culturale che lega la capitale dell’isola a quella della lontana America del sud. Attraverso documenti spesso poco conosciuti – o del tutto inediti –, compulsando opere di autori antichi, vagliando leggende e concetti storicizzati, l’autore è riuscito a stabilire
senza alcun dubbio la derivazione del toponimo Buenos Aires da quello della Madonna di Bonaria di Cagliari.
Il volume spiega così, in modo esaustivo, la genesi ed i motivi del nome, propone la sua personale analisi sui fatti dettagliandoli in base alla documentazione disponibile.
Roberto Porrà (Cagliari, 1951), laureato in lettere, lavora come funzionario presso la Soprintendenza Archivistica per la Sardegna, che in passato ha diretto per diciotto anni in qualità di reggente. In precedenza è stato direttore dell’Archivio di Stato di Oristano per tre anni; ha insegnato per otto anni accademici all’Università di Sassari come professore a contratto di Archivistica e legislazione dei beni culturali, di quest’ultima disciplina è stato anche docente a contratto per due anni all’Università di Cagliari in un master di II livello. Ha al suo attivo circa cinquanta tra articoli e saggi su riviste e volumi, soprattutto di storia della Sardegna e inerenti le tematiche archivistiche.
A seguito dei suoi precedenti scritti sull’argomento del presente volume è stato nominato nel 1988 membro corrispondente a vita della Sociedad Argentina de Historiadores, presieduta dal professor Enrique De Gandía.