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5 febbraio 2013
Giovedì grasso, 7 febbraio 2013, alle ore 17,30 presso l’ANTIQVARIVM ARBORENSE l’archeologo Pasquale Valle, specializzando nella Scuola di Specializzazione in Archeologia subacquea dell’Università di Sassari, presso il Consorzio Uno, introdotto dal prof. Raimondo Zucca, Direttore della Scuola e dell’Antiquarium Arborense, ha presentato una conversazione sul tema “Quando le navi romane attraccavano al porto dei Corvi”.
Il porto dei Corvi è, dopo le ricerche di Attilio Mastino, rettore dell’Università di Sassari, la cala di Su Pallosu (San Vero Milis), così chiamata dal geografo Tolomeo nel II secolo d.C.
L’archeologo ha raccontato le diverse storie di navigli che partiti da vari porti mediterranei, dell’Italia tirrenica, del litorale della Catalogna, dalla Betica (odierna Andalusia) hanno conosciuto il naufragio presso il porto dei Corvi, oppure giunte ad attraccare hanno perso, durante le operazioni di carico e scarico, una serie di anfore, che sono andate a formare i “butti” caratteristici di tutti gli approdi del mondo, discariche marine.
L’Archeologo Pasquale Valle è uno degli undici pionieri della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Ateneo Sassarese presso il Chiostro del Carmine del Consorzio Uno. Tra poche settimane lui e i suoi colleghi siciliani, molisani, toscani, spagnoli, greci e sardi concluderanno il prorio percorso con la discussione della Tesi di Diploma davanti ad una Commissione presieduta dal Rettore Mastino, presentando le proprie ricerche originali.
Pasquale Valle ha anticipato al pubblico del Museo il frutto della sua indagine topografica ricca di novità.