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Dal 22 luglio 2005
La mostra EMPORIKÔS KÓLPOS - Il golfo degli empori ha consentito al visitatore di immergersi in un paesaggio antico, quando il placido golfo di Oristano era solcato in tutte le direzioni da navigli provenienti dai poli estremi del Mediterraneo. Navi filistee, cipriote, di Micene, dei Fenici di Tiro e atlantiche provenienti da Gadir (Andalusia) posero l’ancora nei tre scali principali del golfo, a sud est, dove sorse Neapolis, al centro, alle foci del Tirso, dove nacque Othoca, e a nord, nel mare Morto di Tharros. I coprotagonisti di una lunga stagione di commerci furono proprio i Sardi, stanziati sui litorali del Golfo di Oristano, il più ricco di porti commerciali e di città della Sardegna.
La mostra ha esposto pezzi di inestimabile valore e interesse storico, come gli uomini e le donne del golfo, un popolo di terracotta ritrovato a Neapolis, nell’agro di Othoca, a Tharros, a Narbolia; l’unico sarcofago filisteo (XII sec. a.C.) individuato nel Mediterraneo occidentale, a Neapolis; una testa di guerriero dagli occhi giganteschi, del tipo dei colossi di Monti Prama, ma trovata quaranta anni fa a Narbolia. Una particolare attenzione ha meritato la sezione relativa agli scribi delle città del golfo: dalle scritture fenicie a quelle greche, latine, ebraiche, greco- bizantine e infine arabe.