Caterina fu martirizzata intorno al 305 d.C. ad Alessandria d’Egitto.
Secondo la tradizione, era una giovane donna di nobile nascita, molto erudita – figlia del governatore di Alessandria- e si recò dall’imperatore Massenzio per protestare contro la persecuzione dei Cristiani.
L’imperatore, invece che ordinare la sua esecuzione, radunò cinquanta oratori e filosofi per contrapporsi a lei, ma furono talmente ammaliati dalla sua eloquenza che si convertirono essi stessi al Cristianesimo.
Massenzio tentò persino di persuaderla ad abbandonare la sua fede con una proposta di matrimonio, ma Caterina rifiutò dicendo che era sposata con Gesù Cristo e la sua verginità era a lui dedicata.
Così l’imperatore la condannò a morte e Caterina fu legata ad una ruota dentata; ma poiché la ruota si ruppe non appena lei la toccò, fu fatta decapitare.
Ecco perché Santa Caterina martire ha due attributi, una ruota dentata e una spada; nello stesso tempo, regge una foglia di palma, simbolo di vittoria sul peccato e sulla morte.
Santa Caterina è diventata uno dei santi più popolari ed una delle più importanti vergini martiri. Persino Santa Giovanna d’Arco sentì tra le voci celestiali quella di Santa Caterina.