Reperto della settimana: stele con simbolo di Tanit
31 gennaio 2021
Oggi parliamo delle stele del tofet…
Prima di tutto spieghiamo cosa significa TOFET: è un termine di origine biblica riferito ad una valle nei pressi di Gerusalemme, con il significato di «luogo di arsione», indica le aree funerarie a cielo aperto, nella quali sono state rinvenute urne contenenti ossa bruciate di bambini e animali.
Nell’Antiquarium Arborense sono custodite le stele, i vasi e le urne cinerarie provenienti dall’area del tofet di Tharros, tra queste, compare anche una stele relativa alla Collezione Pischedda con “Segno” di Tanit a rilievo originaria dell’area di Monte Prama-Cabras.
In essa sono combinati un triangolo equilatero, una linea orizzontale e un disco, in modo da rendere approssimativamente una figura femminile stilizzata.
Tanit fu la principale divinità dell'Africa settentrionale preromana, e particolarmente di Cartagine. Il suo culto è documentato da una gran quantità di stele votive puniche, ritrovate nel sito dell’antica Cartagine: in esse sono di frequente raffigurati il disco
e la falce lunare
, oltre al cosiddetto "simbolo di Tanit".
In Sardegna l’iconografia di Tanit è preponderante in ambito votivo e funerario, dipinto o inciso su strutture murarie, su sarcofagi o casse contenenti i resti del defunto, ma anche impresso su anse e anfore commerciali. E’ preminente a Cagliari e Tharros rispetto ad altre aree geografiche.
Una curiosità: in un rilievo, a Monte Sirai, presente nella necropoli viene rappresentato un simbolo di Tanit rovesciato, interpretato come segno di protezione della tomba dagli spiriti maligni; ma un’altra interessante ipotesi suggerisce l’erronea interpretazione dell’artigiano lapicida di un cartone evidentemente male interpretato perché poco conosciuto!
A cura di Anna Paola Delogu