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4 febbraio 2021
Parliamo ancora del retablo del Santo Cristo e, in particolare, dei proto-martiri francescani in esso rappresentati.
Non sappiamo con certezza se questi scomparti siano la predella (la base della pala d’altare) o i polvaroli (strutture lignee che proteggevano il dipinto dalla polvere e dal fumo delle candele).
Qui vediamo cinque frati francescani, chiamati proto-martiri: Berardo, Ottone, Pietro, Accursio e Adiuto. Essi furono i primi missionari mandati da Francesco in Marocco per diffondere la cristianità; furono espulsi due volte, ma ritornarono e continuarono a predicare finché furono uccisi nel 1220 a Marrakesh.
Quali sono gli attributi dei proto-martiri? Essi recano la palma del martirio, simbolo di vittoria sul peccato e sulla morte, e gli strumenti che ci ricordano come furono uccisi: una spada, un pugnale, una sciabola e una sega.
I loro cadaveri furono trasferiti a Coimbra, in Portogallo, e fu là che Antonio da Padova, che li aveva incontrati durante il loro viaggio verso il Marocco, fu così impressionato dalla loro storia che ebbe la vocazione di entrare a far parte dell’Ordine Francescano.