Antiquarium Arborense - Museo archeologico Giuseppe Pau OristanoAntiquarium Arborense - Museo archeologico Giuseppe Pau Oristano

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Antiquarium Arborense
Piazza Corrias, 09170 Oristano - Tel: 0783 791262 - info@antiquariumarborense.it

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Lo spirito di questo Museo

Iscrizione marmorea Antiquarium Arborense

Il Palazzo Parpaglia è accessibile da piazzetta Corrias, nel cuore del centro storico di Oristano.

All'ingresso si verrà accolti da un team di giovani che, con consumata disponibilità, introdurranno i visitatori nell'atmosfera retro' di questo museo.

Lo spirito che governa le esposizioni museali è stato mutuato da un prezioso suggerimento che uno dei più grandi antichisti del secolo XX, Marcel Le Glay, docente dell'Università di Paris IV- Sorbonne e fondatore del Museo della civiltà gallo-romana di Lione, diede ai responsabili del Museo nel dicembre 1983. Lo studioso francese, in visita all'Antiquarium Arborense nel corso del I Convegno su "L'Africa Romana" organizzato da Attilio Mastino, fu colpito dalla singolare conservazione dello spirito del collezionismo ottocentesco: in quell'Antiquarium si aggiravano ancora i protagonisti dell'affannosa corsa all'oro delle tombe di Tharros ed i pazienti collezionisti che, acquistando a caro prezzo i reperti archeologici, salvavano dalla dispersione i tesori di Tharros. In tale occasione Marcel Le Glay propose di salvaguardare nella futura sede dell'Antiquarium quel valore storico del collezionismo antiquario in Sardegna, così ben rappresentato dalla collezione oristanese. 

Quell'idea ha fruttificato e l'Antiquarium Arborense del Palazzo Parpaglia si propone innanzitutto come Museo storico del collezionismo delle antichità sarde, non essendo tuttavia escluso, grazie all'ordine cronologico, dalla preistoria al medioevo, dato ai materiali archeologici il viaggio nel passato a Tharros e nel vasto territorio che circonda il golfo d’Oristano e che corrisponde grosso modo alla provincia d’Oristano.

Le guide turistiche, a partire dalla prima edizione delle Guide rosse Touring nel 1918 che richiamava per il turista l’interesse della Collezione Pischedda nell’abitazione del suo proprietario in via Lamarmora, associano immancabilmente Oristano al suo Museo.

E nel Museo vi rimandano al plastico ricostruttivo di Tharros nel IV secolo d. C. (architetto Maura Falchi 1994), a qualche curiosa terracotta figurata (come la maschera orrida fenicia della prima metà del VI secolo a.C.) e ai Retabli (tavole pittoriche) tratte dalle leggi eversive dell’Asse ecclesiastico alle chiese oristanesi di San Martino e di San Francesco. In breve: nessun asterisco (o duplice o triplice asterisco) che annunzi l’eccezionalità della visita.

Allora un consiglio gratuito: quando vi recate in un museo (fosse anche il Louvre o gli Uffizi), se volete cogliere lo spirito del luogo, non utilizzate il baedeker di turno, ma seguite il vostro viaggio attraverso le collezioni, e, solo dopo aver intrapreso e concluso l’itinerario nel passato d’un museo, aprite la vostra guida e confrontate la vostra lettura con quella che vi propone il libro che avete fra le mani.

Nel museo d’Oristano c’è uno spirito antico, appunto retro', e voi siete invitati a scoprirlo…

 

© Antiquarium Arborense - Museo archeologico Giuseppe Pau Oristano
Piazza Corrias, 09170 Oristano  |   Tel: 0783 791262  |   info@antiquariumarborense.it ConsulMedia 2012

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